Yellowstone – Stagione 2
2020
Yellowstone – Stagione 2 è una serie tv del 2020, creata da Taylor Sheridan e John Linson.
Pur impiegando molto tempo a soppesare le conseguenze del dolore che gli esseri umani possono causare a se stessi e agli altri, Yellowstone sa essere piuttosto divertente quando vuole. La stagione 2 ritorna con dei miglioramenti, cosa che non accade spesso nei sequel, trasportandoci in una dimensione che si adatta bene agli sfondi paesaggistici sconfinati in cui è ambientata e che ancora una volta si presenta con drammi di ogni sorta. Il co-creatore e scrittore Taylor Sheridan ha preso in mano le redini della saga dei Duttons – una famiglia del Montana abbastanza ricca e influente da trasformare il suo enorme ranch in un impero – e ha accettato la sfida sisifea di scrivere e dirigere l’intera prima stagione. Ora che che ha ceduto la sedia del regista spesso condividendo anche i crediti di scrittura, Yellowstone – Stagione 2 sembra essere meno concentrata sull’aspetto riflessivo riuscendo a gestire meglio le sue componenti. La serie continua a mettere in primo piano i Duttons, l’ultima di una lunga serie di ricche famiglie televisive in cui John (Kevin Costner, a suo agio nei panni dello scontento patriarca country) mette alla prova il suo debole potere di controllo sulle proprietà della sua famiglia e sulla famiglia stessa. La seconda stagione offre anche ad alcuni membri la possibilità di sostenere le proprie ragioni di voler far parte dell’azienda familiare (come l’unico figlio cowboy di John, Kayce (Luke Grimes il cui ruolo sembra essere più a fuoco ), mentre altri sono ancora alla deriva (Wes Bentley/Jamie è politicamente frustrato, a un certo punto gli viene detto che il personaggio sta letteralmente aspettando che il mondo gli dica cosa fare).
Ma quando Yellowstone – Stagione 2 rivolge la sua attenzione ai lavoratori e ai dipendenti del ranch, lo spettacolo beneficia di una boccata d’aria fresca. Jimmy (Jefferson White, in ruolo secondario nella prima stagione) è ora un personaggio ben caratterizzato protagonista di riusciti momenti drammatici. A Rip Wheeler (Cole Hauser), fidatissimo collaboratore cui non è mai stata concessa un’esistenza ricca, viene data la possibilità di esprimere la natura conflittuale del suo servizio presso la famiglia Dutton, uno degli elementi migliori dello show . Con ogni membro della famiglia in continua evoluzione, inclusa Beth (Kelly Reilly), che continua a calpestare ogni uomo d’affari, politico, dipendente o fratello sul suo cammino, è difficile per la serie trovare una stabilità narrativa nelle lotte intestine senza fine. È un sollievo, quindi, vedere lo spettacolo della seconda stagione fermarsi a prendere fiato per gettare uno sguardo altrove. Il Cowboy (Steven Williams), new entry nel ranch, aiuta a portare una maggiore comprensione della struttura e del funzionamento quotidiano della vita a Yellowstone: sono uomini e donne che mettono alla prova i reciproci limiti, prendono decisioni discutibili e non si fermano davanti a nulla per assicurarsi che nessun atto di violenza contro uno di loro non venga vendicato. Per quanto riguarda i Duttons, non c’è azione abbastanza piccola da non avere una serie impressionante di conseguenze: che sia o meno una punizione per le sue discutibili pratiche commerciali, John porta con sé un ciclone di dannazione ovunque vada.
La seconda stagione mette ancora in pericolo molti animali, continuando la consolidata tradizione dello show di trovare modi creativi per portare dolore nella vita di ogni personaggio vivente; queste sequenze sono spesso utili aperture per tutti, dai Duttons al sopravvalutato imprenditore Dan Jenkins (Danny Huston), per pronunciare altisonanti dichiarazioni sulla natura della mascolinità o su quanto l’integrità morale sia scarsa nel Montana. O per mostrare come Thomas Rainwater (Gil Birmingham) continui ad affermarsi come intermediario energetico regionale, cercando di aggirare vari schemi per garantire un futuro alla Riserva di Broken Rock; o per dare alla moglie di Kayce, Monica (Kelsey Asbille), la possibilità di usare il suo ruolo di insegnante per tracciare una nuova narrativa della storia e della rappresentazione dei nativi americani. Non mancano scontri fisici corpo a corpo per risolvere le controversie tra uomini che cercano di affermare il loro potere, in sequenze che portano un gradito brio agli episodi un po’ meno vivaci. Molto di ciò che rende Yellowstone – Stagione 2 degna di essere vista è ciò che lo distingue dagli altri drammi televisivi: non ci sono molte altre serie che esplorano la vita nei vari angoli del Montana. Questo è ciò che rende la serie eccitante, quando si lascia alle spalle le sue piccole lotte: al di là delle tensioni tra padre e figlio, c’è un vasto mondo di storie da esplorare e in cui vale la pena che lo spettatore si avventuri.