Zombi 2
1979
Zombi 2 è un film del 1979, diretto da Lucio Fulci.
Torniamo indietro di quarant’anni. Era il 25 agosto 1979 e nei cinema italiani usciva un film dall’iconico titolo Zombi 2, che consacrò il regista Lucio Fulci come un maestro dell’horror, proprio lui che fino ad allora aveva girato commedie, spaghetti western e gialli. E Fulci non era nemmeno il primo regista pensato per portare in scena la pellicola, visto che i produttori avevano in mente Joe d’Amato ed Enzo G. Castellari. All’uscita il film venne accusato inizialmente di essere un plagio di Zombi di George Romero, che portava quel nome solo in Italia, visto che il titolo originale era Dawn of the Dead, e lo stesso Fulci ricevette una lettera da Romero e Dario Argento (che aveva collaborato a Zombi come co-produttore, compositore della colonna sonora con i Goblin, sceneggiatore e montatore per il mercato europeo). Zombi 2, chiunque l’abbia visto lo sa, ha ben poche affinità con il capolavoro di Romero, giusto il titolo e quel “2” che seguiva la moda di molte pellicole italiane dell’epoca di ricalcare nel nome un famoso successo d’oltreoceano (Alien 2 – sulla terra, La Casa 3 – Ghosthouse o Terminator 2). La pellicola di Fulci, a differenza dei dimenticati seguiti apocrifi appena citati, ha il merito di essere entrata nella storia dell’horror come uno dei film più innovativi nel suo genere, ma andiamo con ordine. Il film è prodotto da Fabrizio de Angelis ed Ugo Tucci e la sceneggiatura porta le firme da Elisa Briganti e Dardano Sacchetti (con quest’ultimo che però non firmò il copione) che vi hanno inserito elementi avventurosi, polizieschi ed horror.
L’ambientazione torna all’origine del mito degli zombi, ovvero ai Caraibi, nell’immaginaria isola di Matul, con l’inizio e la fine ambientati invece a New York, abbandonando la critica sociale di Romero. La scena di apertura è ambientata proprio nel porto newyorkese, con sullo sfondo lo skyline della Grande Mela, e vede due poliziotti salire su un vascello abbandonato; lì i due vengono aggrediti da uno zombi che uccide uno degli agenti. Il giornalista Peter West (Ian McCulloch) viene incaricato dal suo caporedattore di indagare sul caso che vede coinvolta la figlia del proprietario dell’imbarcazione, Anne Bowles (Tisa Farrow), che rivela alla polizia di non avere notizie del padre da mesi. Dopo aver trovato una misteriosa lettera del padre sul vascello, decidono di imbarcarsi per Matul per scoprire la verità… Il cast è di tutto rispetto, con Tisa Farrow, che con Joe D’amato reciterà in Antropophagus, Ian McCulloch, Auretta Gay, Olga Karlatos, Richard Johnson e Al Cliver (pseudonimo di Pierluigi Conti) che lavorerà più volte con Fulci, tra cui anche in …E tu vivrai nel terrore! L’aldilà! I fratelli Dell’Acqua interpretano vari zombi nel corso della pellicola e lo stesso Fulci si riserva la parte del direttore del giornale ad inizio film. A curare la colonna sonora, Fabio Frizzi e Giorgio Tucci. Particolare attenzione va riservata al trucco e agli effetti speciali, candidati ai Saturn Award nel 1981. Vi sono almeno tre scene iconiche e rappresentative di Zombi 2: la prima è quella sottomarina con la lotta tra lo zombi e lo squalo, la seconda – ripresa anche da Quentin Tarantino in Kill Bill – volume 2 – vede Paula (Olga Karlatos) venire trafitta in un occhio da una scheggia di legno mentre uno zombi sta assaltando la sua casa.
La terza, invece, è la resurrezione dello zombi, con quel volto in decomposizione che lentamente spunta dal terreno. Il trucco dei morti viventi, realizzato tra gli altri da Giannetto De Rossi, è curatissimo e totalmente differente da quello utilizzato da Romero; qui gli zombi sono davvero mostruosi ed in decomposizione, con vermi e piaghe che devastano i loro corpi. Dopo il successo del film Fulci passerà definitivamente all’horror regalando gioielli come il già citato …E tu vivrai nel terrore! L’aldilà!, Paura nella città dei morti viventi e Quella villa accanto al cimitero. Tornerà sulla saga dei morti viventi nel 1988 per dirigere il disastroso Zombi 3, che dovrà abbandonare nel corso delle riprese a causa dell’aggravarsi della sua malattia. Il sequel, non più scritto da Briganti e Sacchetti e senza punti di contatto con il precedente, verrà completato da Claudio Fragasso e Bruno Mattei, rivelandosi un flop senza paragoni con Zombi 2. Totalmente da dimenticare anche After Death (Oltre la morte), diretto da Fragasso nel 1989, ormai fuori tempo massimo. Tornando a Zombi 2, sono passati 40 anni, ma il film resta ancora oggi uno dei capitoli più belli della cinematografia horror italiana, riproposto nel 2010 in dvd. Se si dovesse scegliere una scena iconica e leggendaria che lo possa celebrare per questo suo compleanno, non resta che citare quella finale, con l’orda di zombi che, all’alba, attraversa il ponte di Brooklyn, dirigendosi lentamente verso New York…