C’è un momento di Reazione a catena dove tutto diventa un gioco di società, in cui assassini e vittime si scambiano i ruoli. Allora tutti sono colpevoli proprio perché nessuno è innocente. Non è innocente il conte Filippo Donati (Giovanni Nuvoletti), uxoricida che tenta di mascherare il suo crimine con un suicidio, né lo è
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