Erano anni di beata e beota spettacolarità anarcoide, quelli a cavallo tra i 70 e gli 80, marchiati a fuoco soprattutto da una pornografia dell’intrattenimento che muoveva pedina per egemonizzare gli abbonati. Di mezzo e d’intorno, strane fenditure e crepe logiche si diramavano senza controllo: nei selvaggi palinsesti spesso improvvisati delle spericolate emittenti private, tra sessioni di La linea di Cavandoli e blocchi di cartoni Hanna & Barbera non era cosa rara incappare in pomeridiane mastectomie sbattute in faccia al dettaglio o vedersi servito il trailer di Africa dolce e selvaggia a base di bestie tracheotomizzate e clitoridectomie come dessert del pranzo.
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