The Night Of – Cos’è successo quella notte?
Un serial che parte benissimo
L’inizio tranquillo di The Night Of – Cos’è successo quella notte? ci introduce nella vita di un giovane universitario pakistano naturalizzato statunitense: sembra un bravo ragazzo, tutto studio e famiglia (vive ancora con i suoi). Un giorno viene invitato da alcuni amici dell’università a partecipare a una festa piena di strafighe, non vuole perdersela, e quando il tizio che doveva recarvisi insieme a lui gli dà buca all’ultimo momento, Nasir (questo è il nome del giovane, interpretato da un equilibrato Riz Ahmed) decide di prendere di nascosto l’automobile di servizio del padre tassista e, un po’ in difficoltà nel traffico notturno di New York, si dirige al festino. Molti aspiranti clienti lo fermano, alcuni gli salgono direttamente in auto, è difficile spiegare ogni volta che il taxi non è in servizio. Ma quando si tratta di una ragazza bella e sconsolata che gli chiede di condurla alla spiaggia, per il giovane Naz il festino universitario è bello e dimenticato e, stregato a prima vista dal volto e dalla voce della sua giovane cliente, si improvvisa tassista dando inizio a una notte che si rivelerà per lui un incubo e che segnerà sicuramente la sua esistenza; le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza piazzate lungo il percorso del taxi, alternate a quelle della ripresa filmica, lasciano subito presagire che accadrà qualcosa in cui esse diventeranno determinanti (e per l´immaginario dello spettatore non sarà difficile pensare ad un processo).
Questo lo strepitoso incipit di The Night Of – Cos’è successo quella notte? (The Night Of), una miniserie televisiva statunitense in otto puntate trasmessa su HBO dal 10 luglio 2016 e basata sulla serie britannica Criminal Justice della BBC, sceneggiata da Richard Price e Steven Zaillian e diretta dallo stesso Zaillian, ad eccezione di un’unica puntata diretta da James Marsh. In Italia parte su Sky Atlantic il 25 novembre 2016. Senza rivelare troppo i fatti che avranno luogo nella fatidica Night of, dopo aver guardato i primi due episodi possiamo affermare che essi vengono narrati con una scansione ritmica di grande effetto che non lascia spazio alla distrazione; gli eventi collaterali servono ad arricchire e meglio contestualizzare il racconto, facendo emergere elementi caratteristici del tessuto sociale in cui essi si svolgono: razzismo neri/indiani, i metodi poco ortodossi di una parte della polizia ma soprattutto il sistema giudiziario che si palesa come il vero protagonista della miniserie. E che trova una sua espressione significativa nei personaggi del detective Box (Bill Camp) – “oppressore di talento” che con i suoi interrogatori si mostra un abile, forse troppo, conoscitore dei suoi interlocutori – e l´avvocato difensore Stone (un brillante John Turturro, in un ruolo destinato al defunto James Gandolfini e in seguito a De Niro che lo ha poi rifiutato) che con le sue affermazioni sembra dare il colpo di grazia a tutte le speranze e la fiducia sulla giustizia e la verità (preferisce la flessibilità, perché non è la verità che aiuta ). E come lui stesso afferma, il sistema giudiziario rappresenta niente altro che un grande club in cui gli uni (accusa) hanno bisogno degli altri (difesa).
Belle le riprese dark, diThe Night Of – Cos’è successo quella notte?, le atmosfere sono magistralmente ricreate, la colonna sonora alterna brani che si adattano al meglio alle varie situazioni, per cui si passa dal repertorio rap più tosto (Sticky Fingaz, CHOPS) a perle di musica dreamy come Into Dust di Mazzy Star, passando per l´opera italiana e per la canzone classica napoletana (sarà quest´ultima un omaggio a Turturro, appassionato cultore della musica partenopea?). Lo spettatore è coinvolto al massimo, emotivamente e razionalmente, ogni scena è ben inserita e ben collegata, il montaggio sembra concatenare al meglio le immagini assumendo grande importanza non solo narrativa ma anche espressiva. Siamo di fronte a un prodotto di qualità, costituito da episodi intensi e drammatici, dove ogni elemento è inserito con grande precisione. Una serie tv di tutto rispetto.