Il Corriere
2018
Il Corriere è un film del 2018, diretto da Clint Eastwood.
Clint Eastwood è un autore in grado di mettere d’accordo tutti. Sia pubblico, che critica. Raramente si pronuncia un giudizio negativo all’interno della sua filmografia, anche davanti a opere come Ore 15:17: attacco al treno, che se pur discutibile in alcuni frangenti narrativi, è riuscito comunque ad accaparrarsi un buon successo. Con questo Il Corriere, il regista torna sì alle atmosfere delle sue precedenti storie (da Gran Torino a Un mondo perfetto), ma mettendo in scena il tutto in maniera totalmente originale. Earl Stone è un uomo di 80 anni che si ritrova al verde, da solo, e di fronte al fallimento della sua società, quando gli viene offerto un lavoro che richiede semplicemente la guida di un’auto. Cosa facile, ma, a sua insaputa Earl è appena diventato un corriere della droga per un cartello messicano. Svolge bene il suo nuovo lavoro, talmente bene che il suo carico aumenta esponenzialmente, e gli viene assegnato un responsabile. Ma questo non è l’unico a tenere d’occhio Earl: il misterioso nuovo ‘corriere’ della droga è finito anche nel mirino dell’agente della DEA Colin Bates (Bradley Cooper). Anche se i suoi problemi finanziari appartengono ormai al passato, i suoi errori invece cominciano ad affiorare incidendo pesantemente sulla sua vita; non si sa se Earl avrà il tempo di rimediare a quei torti prima che le forze dell’ordine, o gli esecutori del cartello, lo prendano.
Con questa sua nuova storia, Eastwood ci porta all’interno di un mondo in costante evoluzione, dove il commercio online ha definitivamente distrutto le vecchie imprese, costringendo diverse persone a cercare una soluzione per vivere serenamente gli ultimi anni rimasti. Una parabola sul tempo, su come una passione possa farci trascurare tutto ciò che ci sta attorno, compresa la nostra famiglia. La sceneggiatura di Nick Schenk si prende del tempo per esplorare le varie sfaccettature del suo protagonista, che con un umorismo calzante e provocatorio racconta molto anche sulle presunte insinuazioni che girano attorno alla figura di questo regista, dal possessivo patriottismo a molto altro ancora. Una straordinaria occasione per mettere tutte le carte sul tavolo.
Una caratterizzazione semplice, ma che nei momenti più decisivi, grazie anche a una buona atmosfera, raggiunge una perfetta intensità.Specialmente nelle parti più drammatiche, dove Eastwood dimostra di sapersi trovare, come sempre, a proprio agio. Un pregio, costruito grazie anche alle interpretazioni magnifiche dei personaggi secondari, da Bradley Cooper (perfetto per il ruolo) a Dianne Wiest, a cui viene affidata, senza ombra di dubbio, la prova attoriale più difficile.
La colonna sonora è un altro punto non indifferente, capace, con dei brani folk, di rendere leggere e piacevoli da seguire delle situazioni incredibilmente pericolose, anche se ovviamente non manca la suspense. Un equilibrio grandioso e che fanno de Il Corriere, uno dei miglior film dell’anno, splendido sotto ogni punto di vista. La straordinaria dimostrazione di una lucidità mai svanita. Non siamo ai livelli di Gran Torino, ma ci avviciniamo.