Greenaway – Morte e decomposizione del cinema

Stefano Bessoni racconta Peter Greenaway in un libro edito da Bakemono Lab
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Il regista e illustratore Stefano Bessoni continua a raccontare le vite e le opere di straordinari autori della settima arte. Lo fa scrivendo e illustrando speciali quaderni di cinema che sono un po’ racconti biografici, un po’ filmografie illustrate, ma di certo volumi capaci di trasmettere meraviglia e coinvolgimento. Lo stesso incanto provato da Bessoni nei confronti dei mondi creativi che ripropone su carta, incrementato per i lettori dallo stile riconoscibile e personale dell’illustratore romano. Dopo Tim, l’eterno fanciullo di Burbank – e sempre in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino – Bakemono Lab e Stefano Bessoni portano in libreria Greenaway – Morte e decomposizione del cinema, dedicato al regista de Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante e Lo zoo di Venere.

Secondo Domenico De Gaetano, Direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino: «Questo volume di Stefano Bessoni è una guida assolutamente originale per addentrarsi nella “complessità controllata” del cinema di Greenaway. Sfogliandone le pagine, si ripercorrono la vita e la carriera di Greenaway, le sue influenze e le sue ossessioni, e allo stesso tempo si scopre di più sull’autore del libro, il cui immaginario stravagante e visionario si è nutrito delle stesse inquietudini formali e della stessa sostanza artistica del maestro gallese. La sua duplice prospettiva di profondo conoscitore della materia e di appassionato artista appare chiaramente nel libro e si traduce in un racconto ricco di aneddoti, episodi e soprattutto di volti e personaggi. Tra grana e pixel, carta e matita, la narrazione procede in parallelo tra l’interpretazione dei suoi film e la creazione dei disegni, per mettere in luce ciò che Greenaway ha saputo alimentare e arricchire con il suo sguardo d’artista, per celebrare la morte di “un” cinema e la nascita di molto altro.»

Per l’autore Stefano Bessoni, Greenaway – Morte e decomposizione del cinema è «Un quaderno di appunti, riflessioni e illustrazioni su Peter Greenaway, colui che mi ha fatto capire che un film altro non è che un contenitore illimitato, nel quale rinchiudere concetti, teorie e ossessioni. È uno degli autori più importanti del cinema contemporaneo, un artista che si nutre di pittura, scrittura, musica, teatro, danza e di ogni forma espressiva che si possa immaginare. Il suo cinema complesso, enciclopedico e artificioso, è un gioco creativo infinito che strizza l’occhio a Lewis Carroll, Jorge Luis Borges e Italo Calvino, un territorio fiabesco, spesso crudele, sconcertante, nel quale smarrirsi per esplorare le sfaccettature più inattese dell’animo umano, dell’intelletto e del corpo.»

Greenaway – Morte e decomposizione del cinema è in già pre-order sul sito di Bakemono Lab [www.bakemonolab.it] e sarà disponibile in libreria e negli store online dal 20 giugno.