Le migliori serie tv 2019 – La classifica di Nocturno
Tra horror e dintorni, i titoli da recuperare
Nell’ultimo ventennio si è parlato a più riprese del tracollo del cinema horror, di personaggi e dei loro antagonisti ormai stereotipati, dei cliché e delle reiterate trame prevedibili a tal punto che il genere stesso, sfruttando lo strumento del meta-cinema, come un demiurgo lungimirante, ha partorito una serie di produzioni che lo spiegassero e che in qualche modo gli consentissero di riflettere su stesso esacerbando soggetti insistiti da decenni, fino a trasfigurarsi in una sorta di autoparodia. Senza timore alcuno di essere nel torto si può sostenere che la “crisi” è stata brillantemente superata. Anche le serie tv affiliate al genere horror hanno accolto il cambiamento e dato seguito alla “moderna paura” che lo spettatore vuole avvertire: non più circoscritta al jump-scare che negli anni ’90 tornava utile principalmente per far saltare tra le braccia di lui la lei terrorizzata; si tratta di una paura che non trova sbocchi, che spesso è una nota stonata che vibra per tutta la durata del film e/o dell’episodio e che non necessariamente è suggellata da uno spavento; spesso, semplicemente, si dilaga in un senso di angoscia latente, ma costante. Tutto, nella maggior parte dei casi, ha il suo archè nella mente stessa dello spettatore e il suo culmine nel non riuscire a concretizzarla dandole sfogo con un semplice salto dalla poltrona. Il 2019 è stato sicuramente un anno foriero di nuove serie tv dove nella maggior parte dei casi l’horror ha sposato il thriller e tutte sono state accolte con favore dalla critica. Di seguito le migliori serie tv 2019 che testimoniano che il cinema-horror non è morto.
Crime/drama figlio del 2019 sicuramente tra i più originali ed innovativi. La storia segue le vicende del detective Martin Jones, una sorta di Dott. Jekyll e Mr. Hyde, che di giorno indossa la divisa da poliziotto e di notte è impegnato come sicario della malavita di Los Angeles. Mentre ovunque ci si accapiglia sulle fredde ceneri di una diatriba vacua (è un film o una serie tv?), Nicolas Winding Refn è distante anni luce, consapevole che il suo ultimo parto non appartiene a nessuna delle due categorie.
2. Marianne
Ideata da Samuel Bodin, è una produzione francese, composta da 8 episodi totali. La protagonista, famosa scrittrice horror, scopre che ciò che è narrato nei suoi libri si sta verificando nella vita reale. Tutto è giocato tra lo scontro/incontro fra il soprannaturale e il disagio esistenziale in cui si raccolgono tutti gli elementi dell’horror che conosciamo e che qui si esprimono mediante un dialogo costante fra sogno e realtà. La critica ne ha apprezzato trama, interpretazioni, regia e gusto visivo.
Dal 16 agosto al 18 ottobre 2019 su Amazon Prime Video è andata in onda la seconda stagione di The Terror. Ambientata durante la seconda guerra mondiale, segue le vicende di una comunità nippo-americana in un campo di internamento colpita da una serie di strani delitti che risvegliano le superstizioni dei nipponici. Inizialmente l’elemento horror/thriller soprannaturale sembra essere complice di una profonda analisi sulla condizione umana, ciò crea nello spettatore più aspettative di quante ne vengano attese; infatti, dopo un primo accenno alla vita dei campi di internamento, alle barriere sociali e alla pressione esercitata dalla minaccia della seconda guerra mondiale, la narrazione trova il suo focus negli elementi soprannaturali a cui si accompagnano omicidi, ossa che scricchiolano e un fantasma imbattibile.
4. Kingdom
Debutta su Netflix il 25 gennaio 2019, ed è una serie tv coreana ambientata nel medioevo coreano, nel periodo Joseon. Protagonista un principe costretto ad indagare su una piaga che sta colpendo l’intero paese, si tratta di un virus che ben presto si rivelerà essere un’epidemia di zombie. Se pur con qualche pecca, legata probabilmente ad un finale un po’ sottotono rispetto all’andamento delle puntate precedenti e ad un mancato approfondimento sui personaggi, Kingdom si rivela una serie originale grazie soprattutto al connubio tra i costrutti del dramma storico coreano e quelli dei film horror sugli zombie.
Il 21 giugno Netflix ha pubblicato la seconda stagione di Dark, composta da 8 episodi. La seconda stagione si apre con una nuova epoca temporale: l’anno 1921. La trama si complica a causa del prevalere delle dimensioni distopica e fantascientifica, ma tutto è spiegato nell’immediato e la qualità della scrittura equivale alla prima stagione, anzi, si può definire sicuramente più matura e a tratti impeccabile. Il tema di fondo è vecchio come la stessa storia dell’uomo: è il regno della necessità a guidarci o ci governiamo in totale autonomia e libertà?
6. Mindhunter – Seconda stagione
Netflix il 16 agosto 2019 ha lanciato la seconda stagione di Minhunter. Si tratta della serie tv prodotta e, almeno parzialmente, diretta da David Fincher, di cui nella prima stagione se ne avvertiva maggiormente il marchio. La seconda stagione, come la prima, segue da vicino, ma con più distacco, le vicende di Holden e Bill impegnati in un viaggio on the road che consente loro di albergare ogni giorno in una diversa, contorta e affascinate mente di un serial killer. Della prima stagione, l’ultima ne ha smarrito introspezione e riflessività. Restano immutati senso di oppressione, di angoscia e talvolta anche di smarrimento.
Composta da 12 episodi distribuita da Hulu tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, ancora inedita in Italia, è una serie antologica statunitense senza una trama che funga da fil rouge: gli episodi sono assestanti ed ognuno ispirato alla festività del mese in cui è stato pubblicato. Per quanto alcuni episodi siano stati considerati più efficaci di altri, non mancano colpi di scena, sofisticati intrecci di trama e atmosfere evocative di un contesto perfettamente horror. Date le premesse, la seconda stagione è stata immediatamente confermata e i primi episodi sembrano promettere bene.
Si è presenta al pubblico come una inaspettata e leggera voce fuori dal coro. Spin-off del film conosciuto in Italia con il titolo Vita da vampiro, apparentemente priva di pretese, si è posta in cima alla lista delle serie tv da non perdere. Waititi e Clement ideatori anche del film si sono divertiti, divertendo noi, a fantasticare su quella che potrebbe essere una tipica convivenza fra un gruppo di vampiri. Non mancano scene raccapriccianti e “concetti truculenti” anche se non sempre catturati dalla telecamera, ma raccontati in chiave originale e con godevole ironia. Waititi e Clement hanno sovvertito il quasi fiabesco mondo dei vampiri che la letteratura e lo stesso cinema ci avevano autoritariamente consegnato, mostrandocelo attraverso i volti di 3 personaggi goffi, sopra le righe e privi di carisma.
9. Servant
Serie tv ideata da Tony Basgallop con produttore esecutivo Shyamalan. E’stata distribuita dal Apple tv + dal 28 novembre 2019. La trama: Dorothy e Sean assumono la giovane tata Leanne affinché dia una mano nel prendersi cura del filgio appena nato. I colpi di scena di susseguono l’un l’altro nonostante si palesi dinanzi allo spettatore un’atmosfera pacifica e nota, quella di una comune casa e di una comune famiglia inserita al suo interno. Ben presto però scopriremo che nulla di ciò che appare è come sembra e che si sta assistendo ad una, quasi teatrale, messa in scena che ha come protagonista la ragione dormiente.
10. AHS 9
Decisamente contro corrente la nona stagione di American Horror Story, dal titolo 1984. Il 2 gennaio 2020 andrà in onda in Italia il suo ultimo episodio, ma nel corso di queste ultime 9 puntate la serie ha dovuto lasciarsi alle spalle un copioso numero di spettatori, anche i più affezionati. Tutto ruota attorno ad un gruppo di tutt’altro che brillanti teenager alle prese con un assassino seriale che dieci anni prima era stato autore di una vera e propria mattanza. Il climax d’inquietudine crescente che aveva caratterizzato le stagioni precedenti è sacrificato in favore di un omaggio allo slasher movie anni ’80 in cui tutto è acutizzato e sui generis, tanto da rendere le vicende inverosimili e poco accattivanti.