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The 8 Show

2024
Titolo Originale:
Deo e-iteu syo
REGIA:
Han Jae-rim
CAST:
Bae Sung-woo (Piano 1)
Lee Joo-young (Piano 2)
Ryu Jun-yeol (Piano 3)

Il nostro giudizio

The 8 Show è una serie tv del 2024, diretta da Han Jae-rim.

Otto persone con un disperato bisogno di denaro ricevono un’opportunità da un numero anonimo che accredita sul loro conto somme ingenti, promettendo di accreditarne di molto maggiori in cambio della partecipazione a un gioco. Il gruppo si ritrova rinchiuso in un edificio che riproduce la piazza di una cittadina, a ognuno viene assegnata una camera corrispondente alla tessera numerata scelta, senza nessun tipo di spiegazione, all’ingresso. A ogni camera corrisponde un preciso guadagno nel tempo che, senza una vera e propria regola scritta, porta alla formazione di una micro società con le sue dinamiche spietate finalizzate a massimizzare i guadagni al costo della discesa in una spirale di violenza fisica e psicologica sempre più efferata. La scena coreana è, per quanto riguarda le serie TV, prolifica e inanella diversi successi negli ultimi anni. Uno di questi è Squid Game, il gioco al massacro che, con la sua forte impronta visuale, è entrato di prepotenza nella cultura pop contemporanea generando gadget, cosplay e persino app del cellulare che riproducono le guardie mascherate e incappucciate che sono uno dei marchi di fabbrica della serie.

Si potrebbe pensare che Squid Game abbia creato uno standard difficile da raggiungere e superare con quel suo modo di veicolare efficacemente la rappresentazione di una società riuscendo allo stesso tempo a risultare trasversale, il tutto con una narrazione avvincente. Ora, se The 8 Show questo standard l’abbia superato non è semplice dirlo, ma l’ha sicuramente raggiunto e le due serie se la giocano al fotofinish. L’ambientazione è molto simile, ma laddove Squid Game preme fin da subito l’acceleratore per dar vita a una situazione allucinata e opprimente, The 8 Show se la gioca con maggior finezza adottando una curva molto più lenta che fa peggiorare gli eventi poco per volta, costruendo la propria tensione su una violenza psicologica progressiva che la fa montare più lentamente in modo da lasciare lo spettatore appeso all’amo che lo porta verso l’inevitabile momento di esplosione del caos. Gli organizzatori del gioco qui non hanno bisogno di un’organizzazione armata che costringa i giocatori a giocare in quanto sono i protagonisti stessi, lasciati liberi di organizzarsi, a scavarsi una fossa tanto più profonda quanto più alta è la cifra che guadagneranno a fine gioco.

Il problema di The 8 Show, l’aspetto che forse impedisce alla serie di superare Squid Game, è che nella seconda parte tende a saltare lo squalo. L’impennata della curva dell’assurdo è eccessiva e il tono delle quattro puntate finali stride con quello delle prime quattro puntate che costruiscono la suspense con abilità e pazienza per poi subire un’accelerazione a strappo che si fa sentire un po’ troppo. Certo, la serie resta godibile e la rappresentazione di una società, e per certi versi delle dinamiche secondo cui un po’ tutto il mondo funziona, rimane potente ma l’economia dell’opera finisce per risentirne. L’atmosfera non è coerente con sé stessa e, per certi versi, va a dissipare quanto costruito nella parte iniziale. Ciononostante le produzioni Coreane si dimostrano lucide e spietate nel raccontare il mondo da cui vengono.