L’Oscar alla carriera di Jackie Chan non è solo un riconoscimento storico a uno degli artisti più complessi, poliedrici e travolgenti della nostra epoca ma un segno di un’acquisita consapevolezza, da parte di Hollywood, della poesia che si può racchiudere in un calcio.

Jackie Chan un artista del cinema 360°, tra i pochi nel panorama mondiale in grado di eseguire nei suoi film spettacolari stunt e di esaltare, attraverso l’esecuzione dell’azione, la potenza del mezzo cinematografico. Se il confronto con Bruce Lee sembra essere scontato, non va dimenticato quanto la sua prorompenza espressiva derivi dalla capacità di sintesi del cinema muto. A Jackie Chan non servono parole, serve movimento. I combattimenti, sempre contornati da una violenza mimica, mai realmente impressionante o cruda, si mescolano in mille colori e sfumature senza mai ripetersi. L’ironia, che permea molti suoi personaggi, è di fondamentale e attuale ispirazione in un’epoca di eroi, super impegnati a regalare una risata assieme ad un’esplosione. L’attore, oltre ad essere anche esecutore di alcune colonne sonore dei suoi lungometraggi, riesce a catalizzare, attorno a sé, tutta la macchina cinematografica: le scenografie diventano un parco giochi in cui muoversi, il montaggio si fa strumento sincero del racconto, che non inganna l’occhio attraverso il serrato alternarsi delle immagini ma, al contrario, lo stupisce valorizzando la concretezza della messa in scena.

L’Oscar alla carriera è dunque un importante celebrazione per un interprete capace di unire due industrie lontane, come quella di Hollywood e di Hong Kong. Mr Nice Guy (nome tratto da uno dei suoi film più celebri) attraverso il suo incontro con il cinema statunitense ha portato una freschezza inedita, in un universo spesso radicato nella monotonia del “successo sicuro”, creando un nuovo sapere, una sfumatura di genere quanto mai personale. Il cinema di Jackie Chan è uno scambio culturale a suon di azione e di commedia, una riduzione (che contiene però un mondo intero) alla forma più pura della settima arte. Gli oltre 200 film che lo vedono protagonista sono un patrimonio da riscoprire per tutti gli appassionati della settima arte, soprattutto per gli aspiranti e giovani cineasti che, saturati dal mood contemporaneo della computer grafica, possono trovare una fonte di ispirazione alternativa.

In occasione della cerimonia di premiazione dei Governors Awards a Los Angeles, Premium Cinema Comedy dedica a Jackie Chan una programmazione ad hoc: sabato 12 novembre verranno trasmessi tutti i maggiori successi dell’attore, a partire dalle 13:30 fino a notte inoltrata. Un’occasione per assaporare, o riscoprire, film come First Strike, Mr. Nice Guy, Pallottole cinesi, Due cavalieri a Londra e i primi due capitoli della saga di Rush Hour, ossia Rush Hour – Due mine vaganti e Colpo grosso al Drago Rosso – Rush Hour 2. Ad aprire la prima serata, alle ore 21.00 verrà presentato uno speciale in cui Sabrina Baracetti, Presidente del Far East Festival di Udine, ripercorrerà la carriera della star cinese, con oltre 50 anni di carriera e 200 film all’attivo, divisa tra cinema orientale e hollywoodiano. Può esserci arte nelle acrobazie? In quanti modi si può tirare un calcio? Si possono apprezzare le discipline marziali con una risata? Jackie Chan è qui per risponderci.

 Di seguito la programmazione completa di Premium Cinema Comedy sabato 12 novembre:

ORE 13.30 FIRST STRIKE
ORE 15.30 MR. NICE GUY
ORE 17.30 PALLOTTOLE CINESI
ORE 19.30 DUE CAVALIERI A LONDRA
ORE 21.15 RUSH HOUR – DUE MINE VAGANTI
ORE 23.00 COLPO GROSSO AL DRAGO ROSSO – RUSH HOUR 2