Intervista al collettivo Radium
La parola a Matteo Casali e al Dottor Manhattan
Nocturno intervista il Collettivo Radium, gruppo di autori che, forte di una partnership editoriale con saldaPress, sta lasciando il segno nel mondo del fumetto grazie al crowdfunding come nuova via per la produzione partecipativa di opere a fumetti. Ai nostri microfoni la star internazionale Matteo Casali (Bonerest, Quebrada) e Alessandro Apreda, conosciuto nel web come il Dottor Manhattan, padrone di casa del blog L’antro atomico del Dottor Manhattan
Vorreste presentare il Collettivo Radium ai lettori di Nocturno? Chi sono gli autori che ne fanno parte?
Doc: Radium è un’etichetta digitale lanciata da me e Matteo Casali con uno scopo molto semplice: rappresentare una via alternativa al fumetto di qualità, sfruttando il crowdfunding per ottenere dei volumi che siano gratificanti tanto per i lettori quanto per i loro autori. Non è un impegno da poco, perché si tratta di un progetto ambizioso, ma ci piacciono le sfide e finora l’affetto del pubblico ha soffiato fortissimo nelle nostre vele 🙂 Gli autori coinvolti sono un mix ben equilibrato di giovani promesse e di grandi nomi del fumetto internazionale: Tuono Pettinato, Giuseppe Camuncoli, Daniele Orlandini, Cristian Canfailla, Michele Bertilorenzi, Stefano Landini, Andrea Scoppetta, Francesco Mattina, i BlasteroidBros e tanti altri. Per la stagione 2017 abbiamo annunciato la collaborazione con artisti del calibro di Joe Lansdale, Casty e del collettivo Wu Ming.
Mat: alla base dell’idea di Radium c’è la voglia di creare un “luogo” in cui gli autori possano proporre le loro storie e realizzarle venendo equamente retribuiti, cosa non scontata nel mercato editoriale contemporaneo. Radium vuole essere l’isola che non c’era, il posto dove si arriva quando si è convinti della qualità di un’idea che altri editori non possono produrre, per ragioni strutturali o di catalogo, e che quindi rischierebbe di restare irrealizzata –a meno che l’autore non accetti di produrla a condizioni che non sempre consentono di lavorarci professionalmente. Radium ne fa un’etica specifica: tutti i nostri collaboratori vengono pagati (dall’autore all’editor) con tariffe sorprendenti per il mercato italiano. E siamo felici che ciò possa avvenire grazie al sostegno diretto dei lettori.
Quali sono, finora, le opere da voi realizzate?
Doc: Rim City, un fumetto di fantascienza ambientato in un remoto futuro in cui l’umanità è prossima all’estinzione, Quebrada – Seconda Caduta, un’avvincente crime story nel mondo della lucha libre messicana, Zeroi, fumetto dedicato a un improbabilissimo gruppo di super-eroi che si rivolge anche a un potenziale pubblico “molto” giovane e infine Shadow Planet, il progetto più recente: ancora fantascienza, ma dal sapore super-vintage!
L’esperienza del crowdfunding si sta rivelando una strada di successo in diversi campi. Come funziona con il fumetto e come si rapporta con le sue logiche editoriali?
Doc: Il crowdfunding sta crescendo velocemente anche in Italia. È il più orizzontale dei mezzi che il pubblico ha per sostenere quello che davvero gli interessa, con l’enorme plus di sentirsi parte della community che ha reso possibile l’esistenza di quella cosa. È come comprare un fumetto perché convinti dalla sinossi in quarta di copertina, solo che questo fumetto esiste perché lo ha permesso il lettore.
Mat: va detto che, a volte, il crowdfunding viene male interpretato e visto come un modo di “alzare soldi” e fare quello che ti pare. Con Radium, siamo sempre stati molto chiari riguardo alla nostra politica editoriale. Quando un team creativo propone alla nostra etichetta un progetto X, Radium valuta il suo potenziale e decide se produrlo, dando così vita a una (impegnativa!) campagna promozionale, investendo sul progetto X e cercando di portarlo a compimento. L’orizzontalità di cui parla il Doc è importantissima, perché la scelta di Radium viene così condivisa con i potenziali lettori del progetto X, che lo scoprono e decidono di volerlo leggere e quindi lo finanziano, in cambio di edizioni esclusive, gadget e altri “bonus” che le campagne di crowdfunding solitamente garantiscono a chi arriva prima –parlo per esperienza diretta, visto che sono un convinto crowdfunder che ha sostenuto di tasca sua decine di campagne di ogni genere! Se il progetto X incontra il favore del pubblico, significa che la scelta editoriale di Radium di investire su di esso era corretta, X viene realizzato e intraprende la sua strada –si spera lunga e di successo—sul mercato. In questo ci aiuta tantissimo la partnership speciale con saldaPress, l’editore italiano di The Walking Dead, che ha creduto fin dall’inizio in Radium e ci ha proposto una collaborazione che prevede la distribuzione dei nostri volumi anche dopo la campagna di crowdfunding. I volumi Radium, infatti, diventano disponibili per tutti sul catalogo saldaPress, ma sempre in edizioni diverse da quelle (più ricche di contenuti speciali e con foliazioni diverse) dei sostenitori che hanno finanziato la campagna di crowdfunding.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Mat: continuare a migliorarci sempre e proporre progetti sempre nuovi e intriganti per i lettori che già ci conoscono, i già tanti “fedelissimi radioattivi”, e per tutti coloro che ci scoprono a ogni nuovo progetto. L’anno appena iniziato vedrà Radium impegnata con progetti diversi tra loro e da quelli che li hanno preceduti, alla costante ricerca della massima qualità e del coinvolgimento dei lettori. Mi piace pensare che sulla nostra “isola che non c’era” ci sarà sempre più posto per storie originali e realizzate con passione per lettori che le leggeranno con passione.
Doc: Come accennavo poco fa, sarà un 2017… raggiante. Ci aspettiamo grandi cose dai progetti di Lansdale, Casty e Wu Ming. Ed è solo l’inizio… 🙂