Nocturno Anno 0.2
Benvenuti, bentrovati, bentornati
Non so veramente quale espressione usare per accogliervi in questa importante evoluzione del sito di Nocturno. Quello che posso, anzi voglio, dirvi è che finalmente è arrivato il momento di compiere l’ennesimo passo in avanti in questa straordinaria avventura cominciata più di un ventennio fa. Un avventura che si chiama Nocturno; la rivista che ha drasticamente cambiato il modo di intendere il cinema in questo paese vecchio e conservatore che non ha saputo preservare niente né rinnovare alcunché. Nocturno in questo è stato (inconsapevolmente) un progetto rivoluzionario:
Chi, prima di noi, aveva mai osato contrapporre Petri a Pirri? Star Wars al peplum?
Chi vi ha mai raccontato con competenza e precisione l’opera omnia dei registi del cinema popolare italiano: Dario Argento, Alberto Cavallone, Lucio Fulci, Joe D’Amato, Enzo G. Castellari, Aldo Lado, Ruggero Deodato, Umberto Lenzi, Dardano Sacchetti, Francesco Barilli, Tonino Valerii, Alberto De Martino, Ovidio G. Assonitis, Romolo Guerrieri, Rino Di Silvestro, Renato Polselli, Piero Vivarelli, Ciro Ippolito, Cesare Canevari, Lamberto Bava, Sergio Corbucci, Giulio Petroni, Mario Gariazzo, Tinto Brass, Antonio Margheriti, Bruno Mattei, Gualtiero Jacopetti?
Chi, per primo, ha rivalutato il cinema di Fernando Di Leo?
Chi ha portato in Italia i film della Troma?
Chi vi ha svelato i misteri della Cannon e quelli d’Italia?
Chi ha mai dedicato ricchi dossier al cinema d’azione hongkonghese, all’horror spagnolo, all’ozploitation australiana, alla blaxploitation americana e al cinema gay internazionale?
Chi vi ha introdotto ai generi più strani e stravaganti come L’erosvastica, il decamerotico, l’eco-vengeance, il rape&revenge e il maladolescenziale?
E, giusto per fare qualche nome, chi ha destinato pagine e pagine al lavoro di John Waters, Paul Bartel, Russ Meyer, Don Coscarelli, Bill Lustig, Miike Takashi, Roger Corman, Sean Cunningham, Larry Clark, Jeff Lieberman, Sam Raimi, Christophe Gans, David Cronenberg, Fernando Arrabal, Alejandro Jodorowsky, Walerian Borowczyk, Serge Gainsbourg, Tim Burton, Larry Choen, Brian Yuzna, Norman J. Warren, Peter Walker, Herschell Gordon Lewis, Kevin Smith, Joe R. Lansdale, Nicolas Winding Refn, Quentin Tarantino, Jaume Balagueró, Rob Zombie, George A. Romero, George R. Martin, John Carpenter, William Peter Blatty, John McNaughton, Joe Dante, William Friedkin, Gaspar Noé, Paul Naschy, Jess Franco, José Mojica Marins, Walter Hill, Kathryn Bigelow, Federico Zampaglione, Vincenzo Natali, John Hillcoat, Richard Kelly, Tom Savini, Sion Sono, Neil Marshall, Stephen King, Andreas Marschall, Bruce La Bruce, Bob Clark, Uwe Boll, John Landis, Dan O’Bannon, Darren Aronofsky, Tobe Hooper, Tsui Hark, Alexandre Aja, Pascal Laugier, Roland Klick, Frank Henenlotter, Park Chan-wook, Eli Roth, Jack Ketchum, Lucky McKee, Jim Mickle?
Non certo la critica “rosa” di Ciak o quella assoggettata alla pubblicità di Best Movie. Certo oggi tutti balbettano di cinema di genere (soprattutto italiano), come se l’avessero sempre conosciuto, come se fosse sempre stato normale tirare in ballo Fulci e Argento. Come se di George A. Romero se ne fosse sempre parlato… Come se una volta fosse concepibile approfondire certi argomenti alla stregua del cosiddetto “cinema impegnato”.
Tutti quelli che oggi pontificano sui film di genere sono arrivati dopo, in ritardo e devono dire grazie a noi. Abbiamo saputo risvegliare persino la passione di quegli “orsi da sale puzzolenti” come Marco Giusti che erano entrati in letargo convinti che delle loro passioni giovanili non avrebbero più sentito parlare. Noi gli abbiamo dato la spinta e forse anche la chiave di lettura e loro, giustamente, si sono preso i meriti.
Ma poco importa perché noi siamo orgogliosi di essere stati, allora, il motore primo di questo cambiamento e siamo orgogliosi, oggi, di poter proseguire quel percorso confrontandoci con un nuovo terreno di gioco: il web. In un’epoca in cui la carta stampata sembra essere entrata in crisi, più per la mancanza di fiducia di inserzionisti idioti che non per carenza di lettori, è arrivato il momento di confrontarsi anche con internet, un mondo nuovo, con nuove regole e altri valori. Dove il critico ufficiale vale tanto quanto (e forse meno) dell’ultimo blogger. Perché tanto in internet vale l’informazione veloce (o almeno così ci hanno insegnato i maestri di Facebook), la ripetizione a oltranza, la superficialità che favorisce il monopolio.
Bene, con questo nuovo sito, Nocturno si propone di fare qualcosa di diverso. Se davvero la carta stampata è destinata a morire, non penso che in un futuro ci accontenteremo di approfondire una notizia solo nelle tre righe di twitter, come ci dicono oggi, ma sono altresì convinto che il lavoro, la professionalità e la voglia di creare nuovi percorsi abbia ancora tanto da dire a chi vuole ascoltare. Così eccoci qua, con un nuovo sito completamente ridisegnato nella forma e nei contenuti, attraverso il quale portare direttamente nelle case degli italiani (si diceva così una volta, no?) tutto il meglio del cinema di genere mondiale, prendendo in esame le (scarse) uscite italiane, ma anche e soprattutto i circuiti internazionali, con particolare attenzione ai film visti ai festival e mercati cinematografici. Ci saranno poi interviste e approfondimenti relativi al cinema del passato, contributi video, top ten e aggiornamenti quotidiani.
Ma la vera chicca saranno i dossier. Ogni mese, proprio come sulla rivista, confezioneremo un dossier on-line che racconti come solo Nocturno sa fare, un genere, un personaggio, una tendenza. Un sito nel sito, una vera pubblicazione on-line, perché Nocturno anche di fronte a questa nuova sfida vuole fare la cose a mondo suo, cercando di prendere le distanze tanto dai blog quanto dai database. Ci riusciremo? Starà solo a te fedele lettore, come sempre, giudicare il nostro lavoro e noi sapremo ascoltare i tuoi pareri e i tuoi consigli, perché mai come ora, Nocturno lo possiamo creare insieme. Buona lettura.