La serie più atroce mai realizzata, nasce in Giappone nel 1985 e prende il nome di una cavia, Za ginipiggu ovvero Guinea Pig (cavia porcellus), la qual cosa è nello stesso tempo tanto ingannevole quanto esplicativa dello stile del prodotto.
Lo Splat Pack
Nel tentativo di codificare il cinema horror del nuovo millennio il gaio Alan Jones su Total Film si è inventato il termine splat-pack per indicare quelli che, a suo dire, sarebbero i nomi di spicco del torture porn (ma conoscendo Alan, il termine “torture porn” non me lo passerebbe proprio!). Della fratellanza farebbero parte: Eli Roth (e ci siamo), James Wan e Derren Lynn Bousman (la saga di Saw) , Rob Zombie (ça va sans dire), Greg McLean (Wolf Creek, volendo… prendendola alla larga), Alexande Aja (Alta tensione) e Neil Marshall (The Descent).
Nel buio del sole: Men behind the sun
Atrocità su atrocità, nel ciclo ispirato all’Unità 731, un distaccamento dell’esercito giapponese incaricato di sviluppare, tra il 1936 e il 1941, nuove armi batteriologiche.
La dismisura giapponese: Takashi Miike
Leggevamo, durante il nostro solito girovagabondare per il web, un’intervista rilasciata da Masaru Konuma che potrebbe riassumere un certo atteggiamento culturale nipponico davanti alla perversione. In pratica, l’autore, noto per i suoi film sadomaso targati Nikkatsu, affermava di usare il cinema come medium per sfogare le proprie immoralità, disegnando situazioni che non sarebbe mai riuscito a vivere nella vita normale.
A Serbian Film: la dismisura serba
Cos’è il vero orrore? Per il Marchese de Sade, il meno letto e compreso dei grandi scrittori della letteratura occidentale, significava il ritorno alla natura che coinvolge, scatenando la violenza e il desiderio estremo.
Il Torture come cifra stilistica
Dall’epoca del suo boom, il tema della tortura ha spesso finito per coincidere con quello del revenge-movie, elevando quindi il prodotto a qualcosa di diverso dalla semplice esposizione di sangue e budella nei modi più bizzarri e variegati possibile.
Cannibal Holocaust: un film che reclamava le sue vittime
Cannibal Holocaust: un film che ha riazzerato il contatore e non soltanto del genere italiano, ma del genere nella sua accezione più universale di gioco al massacro.
Prove tecniche di Trancemissione – La morte al servizio della controcultura
Tra le correnti artistiche che più hanno corteggiato un immaginario apocalittico ed ecatombale, senz’altro svetta, e di gironi più sottostanti il punk, tutta l’area industrial coi suoi relativi sottoinsiemi. Il ponderato ricorso di queste formazioni alla shock-tactics tramite la manipolazione del mezzo audiovisivo e di immagini graficamente azzardate, fa di diritto entrare almeno un paio
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Verrà Nick Bougas e avrà i tuoi occhi
Metti una sera a cena con Nick Bougas e Jack Huddleston, falla cucinare e servire da Anton La Vey e l’effetto ottenuto sarà pari allo scontro tra un tir di coca cola e un tir di mentos.
QUALIS ARTIFEX PEREO! Approfondimento su GG Allin
È più terminale l’assoluta mancanza di filtro rappresentativo in un raid di GG Allin o una spaventosa pièce della Fura dels Baus? Erompe maggiormente la smania di mandarti a casa con lo stomaco sottosopra di un Ron Athey o un quarto d’ora a caso della Raffaello Sanzio? Domande ovviamente retoriche, ma di fatto, in una
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