Low Budget
Un serial sulla nascita di Alien 2 di Ciro Ippolito
Low Budget racconterà il genio degli italiani. Non solo mestiere né artigianalità, ma pura e semplice arte. Nel 1979, Ciro Ippolito esce da una proiezione di Alien e in Piazza del Popolo, a Roma, vede un manifesto di Zombi 2. Conclude che gli tocca fare Alien 2, ne dà l’annuncio al mondo, tramite Variety, senza avere tra le mani nulla e dopo una rocambolesca serie di vicissitudini, concretizza il film, come produttore ma anche come regista, perché il designato Biagio Proietti dà forfait dopo pochi giorni di riprese. Gli alien hanno l’aspetto di pietre azzurre pulsanti e hanno usato una navicella della Nasa di rientro sul nostro pianeta come cavallo di Troia. Ne fanno le spese, prima dell’intera umanità, un gruppo di speleologi che si calano nel mondo tenebroso delle grotte di Castellana e vengono fatti a pezzi – tutti tranne una, Belinda Mayne, che ha poteri esp – dagli extraterrestri, i quali si insinuano nei corpi e poi esplodono fuori dalle facce delle vittime, sviluppandosi a mo’ di tronchi di carne sanguinolenta. Mario Bava suggerì di usare la trippa per realizzare i mostri, le cui soggettive sono impressionanti. Un film baciato dall’inizio alla fine dalla più pura grazia dello Spirito del bis. Con Michele Soavi, Mark Bodin, Benedetta Fantoli e Danilo Micheli, tra gli altri. Neil Marshall ne fu ispirato per il suo The Descent – e Ippolito gli voleva fare causa, poi desistette. E anche il POV spagnolo Apollo 18 (2010) di Gonzalo López-Gallego dà la fortissima impressione di poterne essere un prequel.
Oggi, Ciro, ha deciso di ritornare sul film che più di ogni altro, tra i suoi, gli ha dato soddisfazioni, con una sorta di musical, dal titolo Low Budget, che racconterà tutta la verità sulla genesi e sulla realizzazione di Alien 2. «Quando scrissi il libro – ci confida Ciro – alcune cose le dovetti cambiare rispetto a come erano avvenute nella realtà. Per esempio, come andarono veramente le cose con l’anticipo che i distributori Vinzi & Pane mi dettero sulla parola per fare il film. Ho scritto che quei soldi li spendemmo io e il mio socio, Angiolo Stella, comprandoci due automobili e andando a Cannes con delle belle figliole. Ma non fu così. La verità è che li dovetti versare a gente della Banda della Magliana che teneva per le palle il povero Stella, il quale, se non avesse onorato in fretta i suoi debiti, sarebbe finito male». Realtà romanzesca, quindi, quella che Ippolito narrerà in Low Budget, della cui produzione doveva occuparsi in un primo momento egli stesso ma che vedrà invece il coinvolgimento di un grosso nome, anche se Ciro non si sbottona e dice che è ancora una cosa top secret: «Posso solo dire che dall’ipotesi di un lungometraggio, siamo passati all’idea di un serial televisivo che riguarderà sì la nascita di Alien 2 ma racconterà anche molti altri episodi della mia vita cinematografica di quegli anni».