Vespertilio Awards
Verso la serata conclusiva della prima manifestazione indetta da Ore d'orrore
Buona regola vorrebbe che non si parlasse di cose nelle quali si è coinvolti personalmente. Ma delle buone regole, come noto, noi ce ne infischiamo. Il prossimo 26 agosto 2022, il Ristorante Lo Chalet, a Roma, in via Acilia 300, sarà teatro della serata conclusiva della prima edizione del Vespertilio Awards. “Vespertilio” alla latina, cioè quell’essere che appartiene alla sera, a “vesper” o per dirla più poeticamente, quello che vola nella notte. Il pipistrello, insomma. Il Vespertilio è l’animale feticcio che campeggia nel logo del primo brand italiano in materia di cultura horror: saldamente ramificato ovunque nei social, con migliaia di followers e una produzione costante, giornaliera, di contenuti di ogni tipo. Sto parlando di Ore d’orrore e delle menti pantocratrici che stanno dietro a questo progetto, quelle di Tania Bizzarro e di Markus Di Meglio, compagni, oltre che nella vita, nell’arte di tale fantastico opificio. Da più di un anno, Nocturno fiancheggia le attività di Ore d’orrore e mensilmente celebriamo, officianti Tania e il sottoscritto, un appuntamento, “Rassegne Nocturniane”, in cui rendiamo conto e dibattiamo degli argomenti sugli scudi a ogni uscita della rivista.
Tania qualche mese fa, mi aveva messo a parte di un progetto. Più o meno, il concept, era il seguente: “In Italia esistono un sacco di festival, grandi, piccoli, importanti o sconosciuti. Non si sente certo il bisogno di aggiungercene un altro”. D’accordissimo. “Quello che invece non c’è, è un Award. Cioè, un premio che incoroni dei vincitori in diverse categorie…”; “Un premio Oscar in piccolo, intendi?”; “Sì, quello… Voglio organizzare una cosa del genere e lo voglio chiamare Vespertilio Awards. Saranno dei riconoscimenti, frazionati in diverse categorie. Film, regia, sceneggiatura, montaggio, scenografie, trucco & parrucco… Che ne pensi?”; “Bella come idea…”; “Non lo limiterei a un determinato tipo di film, ossia non farei un premio per gli indipendenti e basta. Vorrei aprirlo a 360 gradi, a tutti”; “Giusto, anche questo. Ovviamente, sai già benissimo che i divari saranno evidenti, Tania”; “Sì, ma non mi importa. Vorrei davvero fare una cosa aperta a tutti, non vorrei scivolare dentro al solito discorso settoriale”; “E pure questa è una scelta contro e quindi non può che trovarmi d’accordo”; “Ok… (pausa) Ah senti – conclude Tania – ci sarà una giuria a decidere”; “Beh, ovvio. Hai già in mente i nomi?”; “Per ora ho in mente solo chi voglio che faccia il presidente di giuria…”, “E a chi pensavi?”; “A te…”.
Cominciò così. Ore d’orrore ha dato lo start alla faccenda e in un brevissimo giro di tempo gli Awards sono entrati in rampa di lancio: decise le categorie da premiare (Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura, Miglior Scenografia, Miglior Fotografia, Miglior Musica, Miglior Montaggio, Miglior Costumi Trucco e Parrucco, Miglior Attore, Miglior Attrice, Miglior Cortometraggio Miglior Documentario), deciso il resto della giuria, tutta gente with balls (Milena Cocozza, Antonio Tentori, Silvia Collatina, Claudio Lattanzi, Letizia Rogolino, Federico Frusciante, Ilaria Monfardini, Rising Terror, La Squinzia), deciso lo spettro temporale dei lavori proponibili (opere realizzate dal 1 gennaio 2021 al 31 maggio 2022) e deciso anche entro quale spettro di generi si dovessero posizionare le submissions (Horror, Giallo, Thriller, Noir, Fantascientifico e Dark Fantasy). E così siamo partiti. La risposta è andata al di là di ogni più ottimistica previsione, con un afflusso davvero massiccio di proposte. Quella che segue è la situazione pre-finale, cioè le terzine sulle quali, dopo il 9 luglio, quando sono state ufficialmente annunciate, si sono decide le sorti ultime degli Awards, che saranno svelati nella serata del 26.
MIGLIOR FILM: A Classic Horror Story, La stanza, Il mostro della cripta MIGLIOR REGIA Stefano Lodovichi (La stanza), Roberto De Feo e Paolo Strippoli (A classic horror story), Andrea De Sica (Non mi uccidere) MIGLIOR SCENEGGIATURA: R.De Feo, P.Strippoli, Milo Tissone, David Bellini e Lucio Besana (A classic horror story), Guillaume Pichon (Reverse), Vinicio Canton e Stefano Ceccarelli (They Talk) MIGLIOR ATTRICE: Camilla Filippi (La stanza), Matilda Lutz (A Classic Horror Story), Melissa di Cianni (Alice was my name) MIGLIOR ATTORE Guido Caprino (La stanza), Francesco Russo (A Classic Horror Story), Marco Bocci (Bastardi a mano armata) MIGLIOR FOTOGRAFIA Emanuele Pasquet (A classic horror story), Francesco Di Giacomo (Non mi uccidere), Rocco Marra (They Talk) MIGLIOR MUSICA Andrea De Sica e Andrea Farri (Non mi uccidere), Alessandro Fusaro, Daniele Pistocchi, Daniele Michelotti , Piergiulio Manzi, Alessio Luchatti (Derico), Brace Beltempo e Maner Lualdi (Alice was my name) MIGLIOR SCENOGRAFIA: Roberto Caruso (A classic horror story), Marta Marrone (Cruel Peter), Massimiliano Sturiale (La stanza) MIGLIOR COSTUMI, TRUCCO E PARRUCCO Sabrina Beretta, Andrea Dinoboy Leanza, Massimo De Pellegrino (A classic horror story) Renzo Iemmolo, Leonardo Cruciano, Roberto Pastore, Mauro Agrò (Cruel Peter) Chiara Ferrantini, Fréderique Foglia, Leonardo Cruciano, Sara Marina Lombardi (Non mi uccidere) MIGLIOR MONTAGGIO Luigi Mearelli (Bastardi a mano armata), Roberto Di Tanna (La stanza), Angelo D’Agata (They Talk) MIGLIOR DOCUMENTARIO Le streghe dello Sciliar, Il giro dell’horror, Per horror intendo MIGLIOR CORTOMETRAGGIO Unica, Stuck, Two Sisters.
Il Vespertilio Awards, in questa prima edizione, comprenderà anche tre primi alla carriera: a Lamberto Bava, ad Aldo Lado e (postumo) a Carlo Rambaldi, del quale è ricorso il 10 agosto il decennale della scomparsa. Quattro le fasi della serata: Red carpet, Welcome drink, Premiazioni e after party. Ci si vede là…