Black Mass Trailer

Nuovo trailer per l’atteso Black Mass, il noir diretto da Scott Cooper in cui Johnny Depp interpreta James “Whitey” Bulger, il nemico pubblico numero 1 della città di Boston, leader della Winter Hill Gang, una banda criminale irlandese-statunitense e fratello di William Michael Bulger, un politico dello Stato del Massacchussets.

Intervista a Alex Garland

A 26 anni ha pubblicato il suo primo romanzo, The Beach, diventato un film per la regia di Danny Boyle. Il sodalizio con Boyle è proseguito con le fortunate sceneggiature di 28 giorni dopo e Sunshine. Poi è stata la volta del reboot di Dredd, non un successo commerciale, ma sufficiente per far capire ai produttori della DNA Films che era ormai pronto per realizzare il suo primo film di fantascienza come regista.

Il giallo italiano “bastardo” degli anni Sessanta

Nei decenni precedenti il 1960 con difficoltà si riscontrano tracce di giallo nel cinema italiano e le uniche varianti in qualche modo accostabili al genere sono piuttosto quelle del dramma sociale e del racconto criminoso di stampo americano, già praticato da Pietro Germi. Inutile dire che proprio questo secondo caso tocca marginalmente il campo da
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Il sistema Dario Argento

Alla fine degli anni Sessanta, il giallo all’italiana vagabondava in cerca di una nuova strada che desse vigore a un filone che ormai faticava a stare al passo con i tempi: Mario Bava prendeva in giro il genere con 5 bambole per la luna d’agosto, film che (a torto) il regista considerava il peggiore della sua carriera;

Il giallo secondo Mario Bava e altri fuoriclasse

I nostri progetti di ordinamento e sistematizzazione filerebbero lisci se non fosse per un film che scardina completamente ogni tentativo di dare un’assetto ragionato alla pletora di opere consimili realizzate in questo periodo e che, di conseguenza, non può non essere trattato come esemplare a sé stante. Parliamo ovviamente di Sei donne per l’assassino (1964),
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Miei cari assassini

C’è un momento di Reazione a catena dove tutto diventa un gioco di società, in cui assassini e vittime si scambiano i ruoli. Allora tutti sono colpevoli proprio perché nessuno è innocente. Non è innocente il conte Filippo Donati (Giovanni Nuvoletti), uxoricida che tenta di mascherare il suo crimine con un suicidio, né lo è
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Il thriller gotico negli anni Settanta

Il giallo-gotico forma una zona peculiare nella frastagliata geografia del thriller anni Settanta e storicamente deriva da pellicole del decennio precedente che avevano giocato a zigzagare sul discrimine tra logica e assurdo (Un angelo per Satana, di Camillo Mastrocinque, è il primo esempio che si affaccia alla mente), o che si erano avvalsi di ambientazioni
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