Channel Zero: The Dream Door
Il pilota della quarta stagione
Siamo infine giunti all’origine dell’orrore, più volte citata e mostrata nelle stagioni precedenti ma mai con un ruolo così fondamentale. The Dream Door, la quarta stagione di Channel Zero ideata da Nick Antosca, punta lì, diretta e fredda, verso quell’oggetto rettangolare, alto e cigolante. “Non apritela”, dicevano le tag-line del passato, tanto che noi in Italia traducevamo The Texas Chainsaw Massacre con quel monito commercialmente più accattivante. Magari quello non era il caso (o forse sì), tuttavia varcare quella soglia voleva dire accettare l’ignoto che sarebbe venuto dopo. La porta è il tappo che permette che questo ignoto, questa verità inaccettabile, non si riversi sul nostro mondo di sicurezze. Se non fosse per quell’eredità pandoriana che ci portiamo avanti da quando esistiamo, quel voler sapere cosa c’è dietro, l’horror stesso non avrebbe senso di esistere. Ed ecco che Channel Zero, la serie più horror degli ultimi anni, decide di prendere il toro per le corna: basata sull’omonimo creepypasta di Charlotte Bywater e diretta interamente da E.L. Katz, la nuova stagione si presenta come una vera e propria maratona. Infatti i suoi sei canonici episodi saranno distribuiti uno al giorno, dal 26 ottobre fino a far coincidere il season finale con la notte di Halloween.
Oggi siamo qui a parlare del pilot: quali sono le premesse? Difficile pensare che il livello possa rimanere così alto, specie dopo quel Butcher’s Block che rappresenta l’acme dell’intera serie, tuttavia si deve anche constatare che Channel Zero ha ormai uno stile riconoscibile e consolidato. Ed è proprio questa forza del brand a permettere anche a The Dream Door di imporre subito la sua inquietante narrazione. Va detto che la parte horror stavolta tarda ad arrivare, lasciando più spazio alle dinamiche tra i due protagonisti. Tom e Jill Hodgson sono due neosposini, e prima amici sin dall’infanzia, che si sono appena trasferiti nella casa che apparteneva ai genitori di lui. Vediamo i due consumare amplessi in mezzo agli scatoloni e ai muri appena riverniciati: un idillio che è destinato a non perdurare. Non tanto per la misteriosa porta che fa la sua improvvisa comparsa nello scantinato, quanto una serie di segreti che Tom (Brandon Scott) e Jill (Maria Sten) sembrano nascondere l’uno all’altra. E con i segreti emergono i dubbi: Tom è davvero un marito fedele? Cosa è veramente successo a Jill in passato?
La porta diventa dunque il simbolo di una verità a cui Jill vuole accedere ad ogni costo, anche quello di sacrificare una apparentemente perfetta esistenza. In questo pilot appare subito chiaro che la ragazza è l’unica veramente in grado di aprire quell’uscio, resistente anche ai colpi di fucile, così come è evidente l’interconnessione tra lei e la creatura che vive dietro la porta e che verrà sprigionata. The Dream Door si presenta dunque con un plot decisamente appassionante, uno stile registico che, sia per il tono intimista che per gli ambienti, ricorda maggiormente, tra tutte, la seconda stagione, The No-End House. L’esplosione di violenza che chiuderà il pilot, in una sequenza prima cruentissima e poi spaventevolmente grottesca, mette una bella decorazione sul biglietto da visita di questa stagione. Dal punto di vista narrativo, invece, va fatto di nuovo un plauso allo showrunner Nick Antosca, capace come pochi di costruire storie e personaggi così complessi e di condensarli in una forma non semplice come quella televisiva. La curiosità su come si svilupperà The Dream Door è tanta, non dobbiamo fare altro che aspettare pochi giorni.