L’orto americano di Pupi Avati al Festival di Venezia

Il nuovo horror del regista è il film di chiusura
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L’orto americano di Pupi Avati sarà il film di chiusura del prossimo Festival di Venezia. Lo ha annunciato la Biennale, svelando tutto il programma della prossima edizione (leggi qui). Nelle parole del direttore del festival, Alberto Barbera, ha trovato spazio anche il nuovo horror di Avati che a 85 anni torna al gotico padano. Il film è tratto dal suo omonimo romanzo, L’orto americano appunto, pubblicato da Solferino nel 2023. Come ultimo titolo della kermesse, previsto fuori concorso, il film sarà proiettato sabato 7 settembre 2024 al Lido di Venezia. Si attende poi la data di uscita nelle sale italiane.

Il film ha come protagonista Filippo Scotti e vede nel cast – tra gli altri – Roberto De Francesco, Armando De Ceccon e Chiara Caselli. Ecco la trama diffusa dalla produzione: Bologna, anni ’40. Un giovane mentalmente problematico con aspirazioni letterarie, dopo un semplice sguardo, si innamora perdutamente di un’ausiliaria dell’esercito americano. Un anno dopo, l’eccezionalità del caso farà sì che lui vada ad abitare nel Midwest americano, proprio in una casa contigua, ma separata da un nefasto orto, a quella in cui vive l’anziana madre della soldatessa. La donna è disperata per la scomparsa della figlia, che dalla conclusione del conflitto, dopo aver scritto che si sarebbe sposata con un italiano, non ha più dato notizie di sé. Il giovane inizia così una tesissima ricerca della ragazza, che gli farà vivere una situazione particolarmente drammatica, fino a una conclusione, in Italia, del tutto inaspettata.

Ha dichiarato Pupi Avati: “Ancora una volta affrontiamo il genere gotico, in questo caso non solo confermando quei luoghi della nostra regione che sono risultati così significativi, ma allargandoci per la prima parte del racconto a quell’America rurale che è del tutto simile alla nostra Emilia-Romagna”. Non resta che attendere.