Mortale
2019
Mortale è una serie tv del 2019, creata da Frédéric Garcia.
Periferia francese, occultismo e adolescenti sono le parole chiave di Mortale. Creata da Frédéric Garcia scrittore e sceneggiatore, è una serie francese prodotta da Netflix che narra le vicissitudini di adolescenti problematici e disagiati, alle prese con presenze soprannaturali e poteri, il tutto scandito a ritmo di rap, pop e indie. Sotto certi punti di vista sembra una serie uscita direttamente dagli anni 90, tanto per la fotografia e le inquadrature quanto per lo scorrimento della storia, lento e affannoso. Sofiane (Carl Malapa) e Victor (Nemo Schiffman) sono due ragazzi che per ritrovare Reda, il fratello scomparso di uno dei due, stringono un patto con uno spirito voodoo, Obè, entità capricciosa e volubile. Lo spirito conferirà loro dei poteri con i quali potranno assolvere alla loro missione. Ma si sa, da grandi poteri derivano grandi responsabilità, non prima però di avere avuto una rivalsa su tutti coloro che hanno bullizzato; mortificato e denigrato la strana coppia.
Quasi tutta la vicenda ruota attorno alla scuola e alla famiglia specchi dell’intera vicenda. A differenza di molti altri teen drama, qui le due istituzioni sono presenti, fornendo sostegno e aiuto ai ragazzi, che ovviamente non accettano, finendo per fare di testa loro. Come ogni storia in cui due individui agli opposti devono collaborare vivendo assieme, anche qui Sofiane e Victor finiscono per stringere una profonda amicizia che li cambierà per sempre. Ad aiutarli ci sono altri personaggi, la bella Luisa (Manon Bresc) nipote di una hougnan (sacerdotessa voodoo) iniziata al culto; Audrey (Anais Thomas) la psicologa della scuola, la quale partendo da un sospetto iniziale di hikkikomori, scopre invece un’inquietante figura presente nei sogni e nelle vite degli studenti. Le indagini porteranno a galla altri orrori, fino alla scoperta del nemico reale, il quale muove i fili nell’ombra per un suo tornaconto personale. Mortale è una serie sull’amicizia, la vendetta e la redenzione.
I protagonisti soffrono, cadono e si rialzano, ma soprattutto crescono, accettando sé stessi e le proprie debolezze, lasciando l’adolescenza ed entrando di prepotenza nel mondo degli adulti. Ma è un prodotto che soffre di lentezza e confusione in molti punti, dando per scontato molte cose o tralasciandone altre, in un calderone che alla fine presenta la solita minestra riscaldata. Tra problematiche adolescenziali in chiave ultramondana, vendette, ricatti e capricci, si arriva alla soluzione dell’enigma. Non mancano alcuni spunti interessanti, come due lezioni scolastiche: quella di letteratura francese in cui si presenta la figura di Restignac, il protagonista del romanzo La Pelle di Zigrino, di Balzac, dove un annoiato giovane cerca soddisfazione nel soprannaturale. La seconda invece è su Lo Strano caso del dottor Jekyll e Mister Hyde di Stevenson, con la conseguente spiegazione del lato oscuro presente in ognuno di noi. Entrambi, ovviamente, collegati alla storia. Si sospetta una seconda stagione, dato il finale aperto e le varie storie lasciate in sospeso.