Videogiochi e serialità televisiva
Il mondo del videogioco ha sempre avuto un rapporto speciale con il grande schermo
Il mondo del videogioco ha sempre avuto un rapporto speciale con il grande schermo, che ha portato nel corso degli anni numerosi film basati su videogiochi a uscire nelle sale. Più o meno riusciti, gli esempi sono numerosi: da Tomb Raider a Mortal Kombat e Super Mario, passando da Prince of Persia a Uncharted per arrivare fino ad Assassin’s Creed e Resident Evil, il gaming ha fornito trame e personaggi a diversi adattamenti cinematografici.
Più di recente, il rapporto con le opere video si è arricchito grazie a serie TV arrivate o in arrivo sulle piattaforme streaming. Complice la centralità delle produzioni televisive negli ultimi anni dell’intrattenimento, i produttori hanno ripercorso la strada già intrapresa dal cinema ispirandosi ai videogiochi per nuove serie TV: dal recente successo di Fallout, The Last of Us e Halo fino alle annunciate God of War, Tomb Raider e Horizon 2074.
Tuttavia, tra serie TV e videogiochi il rapporto non è dopotutto così recente. Invertendo i termini, cioè se da serie TV ispirate a videogiochi passiamo a videogame ispirati a serie TV, scopriamo che nel tempo sono stati innumerevoli i titoli basati su serie TV di successo.
Risalendo fino agli anni ’80, potrebbe essere sorprendente notare come tante serie TV di successo in quel periodo siano state adattate in forma videoludica. Prendiamo come esempio Knight Rider, celebre telefilm americano con protagonisti David Hasselhoff e un’automobile altamente tecnologica controllata da un’AI. Già nel 1986 il successo del telefilm spinse a sviluppare Knight Rider, un videogioco per il quale venne messa in piedi una sorprendente campagna pubblicitaria. Ancora anni dopo, nel 2002 e nel 2004, vennero messi in commercio due videogiochi basati sulla serie: Supercar e Supercar 2. Sempre nel 1986 uscì invece V, gioco d’azione basato sull’iconica serie TV Visitors.
Anche serie TV di successo nel decennio seguente ottennero adattamenti videoludici, a testimonianza dell’apprezzamento del pubblico per titoli basati su franchise già noti tramite la televisione. Si può fare l’esempio di Buffy, serie andata in onda tra il 1997 e il 2003: personaggi e trame sono comparsi due volte in videogioco, la prima nel 2003 e la seconda nel 2009. Altra serie simbolo degli anni ’90 è poi X-Files, caposaldo della fantascienza televisiva: anche per questa serie due adattamenti in videogiochi di avventura, nel 1998 e nel 2004.
Tante altre serie TV di successo, in anni più recenti, sono diventate soggetto per diversi adattamenti videoludici. Possiamo pensare a 24: The Game, titolo basato sulla serie thriller 24, ma anche a The Sopranos: Road to Respect, gioco d’azione basato sulla serie I Soprano. Doctor Who: The Eternity Clock è invece un titolo action-adventure del 2012, nato dal successo per l’allora rinnovata popolarità della celebre serie BBC, e sempre nel 2012 è uscito Game of Thrones, un RPG dalla trama originale ambientata nel mondo fantasy dell’omonima serie TV. Merita una menzione a parte The Walking Dead: The Telltale Series. Lo sviluppatore, Telltale Games, è stato fino al 2018 un punto di riferimento nelle avventure grafiche, titoli profondamente narrativi dal gameplay estremamente scarno ed essenziale. Tra i tanti franchise trasformati in videogioco, che vanno da Batman a Jurassic Park e Ritorno al Futuro, uno dei più apprezzati è stato The Walking Dead: la celebre serie, a sua volta basata su un fumetto, è stata protagonista in un videogioco articolato in cinque capitoli fortemente narrativi.
È necessario spendere qualche parola in più per quanto concerne i videogiochi basati su serie tv di animazione: il loro numero è talmente alto che è impossibile sia farne un elenco che pretendere di organizzarle cronologicamente, dato che da sempre le serie animate rappresentano una delle fonti più apprezzate per i videogiochi. Tra i franchise più longevi sicuramente quello de I Simpson, con i personaggi della sitcom animata comparsi in oltre 20 videogiochi tra il 1991 e il 2012, e dei Looney Tunes, con una ventina di titoli sparsi tra il 1989 e il 2016. Tanti videogiochi anche a tema Ninja Turtles: sebbene in origine si trattasse di un fumetto indipendente i giochi riprendono l’estetica della celebre serie tv di fine anni ‘80, e con l’ultimo del 2022 l’elenco di titoli sale a 21. Il successo dei videogiochi basati su serie animate si spiega anche per la facilità nel riproporre in un gioco personaggi non fotorealistici, rendendo possibile utilizzare anche pochissimi riferimenti. Per fare un esempio, nell’offerta delle piattaforme specializzate compare una slot machine su Rick & Morty: dalla celebre serie tv di fantascienza vengono ereditate ambientazione e stile grafico, ed è più che sufficiente per rendere il gioco un adattamento riuscito.
Insomma, videogiochi e serialità televisiva sono legati da un rapporto molto più risalente di quanto il recente successo di serie in streaming potrebbe far ritenere.