Nuovo Cinema Horror, il libro sull’orrore di oggi
Dal 1° novembre in libreria il volume di Emanuele Di Nicola. Un viaggio nella paura del presente
Il Covid, le nuove guerre, l’apocalisse climatica: nel nostro tempo spaventoso fioriscono nuovi film dell’orrore. Arriva in libreria dal 1° novembre 2024 Nuovo Cinema Horror di Emanuele Di Nicola (Mimesis edizioni, pag. 180, euro 18), redattore di Nocturno e coordinatore di Nocturno.it con Giorgia De Carolis. È il primo libro che tematizza il cinema horror del presente. It Follows di David Robert Mitchell, The Witch di Robert Eggers, Hereditary e Midsommar di Ari Aster; e ancora Titane di Julia Ducournau, Jordan Peele, l’ultimo Shyamalan; gli orrori del web e l’horror delle donne. Un corpo a corpo coi film di genere alla scoperta del mistero della paura.
LA SINOSSI
Negli anni Duemila il cinema horror ha conosciuto una nuova primavera di sangue. Nel mondo sono fiorite paure inedite e terribili: il terrorismo, il Covid, la guerra, l’apocalisse climatica. Molti autori le hanno riversate sullo schermo in una forma di esaltazione e di esorcismo. Da It Follows a The Witch, passando per Hereditary e Midsommar, per arrivare a M. Night Shyamalan e Julia Ducournau, il libro affronta l’horror del presente, fa l’autopsia ai titoli più spaventosi e rincorre le tendenze più significative del genere. Un’indagine su ciò che oggi ci spaventa e su come l’orrore viene rappresentato dai registi contemporanei, nell’ambizione impossibile di sciogliere uno dei più grandi enigmi dell’uomo e del cinema: il mistero della paura.
LA CITAZIONE
«La paura è una delle sensazioni più soggettive che esista, ma che tutti hanno provato, provano e proveranno. Anche al cinema, anche guardando un film. Giunti a questo punto abbiamo conosciuto brividi inediti e terribili, come il Covid e la nuova guerra, ma anche il cambiamento climatico che ormai ogni giorno provoca catastrofi. Ce n’è abbastanza per avere paura. E i grandi brividi da sempre si riflettono nello specchio del cinema, che è una superficie deformante, ma può aiutare a capire qualcosa di più, di meglio, di profondo».